Geometrie certosine

Un approfondimento sui pavimenti delle cappelle della Certosa, in particolare il pavimento della cappella di San Bruno, e un laboratorio da realizzare con i vostri bambini.

Buongiorno a tutti da Padre Bruno! Come state? Io ho appena finito di celebrare la Santa Messa, tutto solo soletto, nella Cappella di San Bruno, dedicata al fondatore della prima Certosa.
Quando ho preso i voti, ho deciso di chiamarmi proprio come lui! 

La cappella di San Bruno

Tutte le volte che vengo qui o in qualche altra cappella non posso fare a meno di ammirare i bei pavimenti in marmo bianco, grigio e nero. A volte penso allo scalpellino che li ha creati, Pompeo Franchi, alla fine del Settecento: che mente geniale doveva avere! Con la tecnica della tarsia, accostando pezzi diversi – in questo caso mattonelle tutte della stessa forma geometrica, in altri casi invece usando diverse figure – ha creato composizioni, un po’ come un puzzle, che vanno a creare altri disegni più complessi.

Particolare del pavimento della cappella di San Bruno

Quando entro in questa cappella e osservo il pavimento, mi sembra di camminare su scatole a forma di cubo oppure su strette scale: per un attimo davvero mi sento come sospeso in un’altra dimensione!
Provate anche a voi ad osservare questo pavimento: non vi sembra di vedere degli oggetti tridimensionali? Eppure si tratta di un pavimento, quindi di una superficie piana con sole due dimensioni. Queste scatole non sono reali, lo scalpellino con la sua maestria ci ha ingannato per bene: ma come ha fatto? Semplice: ha usato tre colori diversi – bianco, grigio e nero – per le  mattonelle, che sono tutte a forma di rombo, cioè una figura piana. 

Provate per un attimo a immaginare un pavimento fatto di mattonelle dello stesso colore: beh, il risultato è decisamente più noioso e … piatto!

Se poi osservate bene, noterete che accostando le tre mattonelle di tre colori diversi, oltre che un cubo, si può scorgere un esagono, una figura piana con sei lati tutti uguali fra loro.
A me vengono in mente le celle esagonali degli alveari che producono il delizioso miele della Certosa! Quanta geometria si può trovare nella natura, ci avete mai pensato? Ora che forse avete un po’ di tempo a disposizione potreste provare ad aprire il frigo o la dispensa per trovare arance, cavoli, cipolle e scovare in frutta e ortaggi diverse figure geometriche!

Tornando al nostro bellissimo pavimento, se metto insieme 6 mattonelle, riesco a vedere anche una bellissima stella! O forse un fiore con sei petali? O un cristallo di ghiaccio? Eccola ancora la natura che torna alla nostra mente…
Vedete anche voi quello che vedo io? È fantastico! Sapete come si chiama questa figura in geometria? Poligono stellato.

A proposito di stelle, ne vedo un’altra anche sul gradino dell’altare della cappella: questa volta però, se contiamo le mattonelle, sono molte di più, il doppio: il nostro Pompeo Franchi qui ha utilizzato 12 mattonelle anziché 6, e non a forma di rombo, ma di triangolo isoscele. Sapete dire che cosa è la base del triangolo per il rombo? La sua d…….e maggiore. 

Bene, visto che siete arrivati fin qui a leggere le mie fantasie sulle tarsie geometriche della Certosa, penso sia ora di mettersi al lavoro.
Vi lascio la sagoma della mattonella della cappella di San Bruno (cliccandoci sopra la vedrete ingrandita).

Potete stamparne più copie, a grandezza naturale oppure ridotta

ritagliarle e colorarle di tre diversi colori, proprio come il nostro pavimento

e sperimentare i disegni che più vi piacciono.

Chissà quali nuove e sorprendenti fantasie potrete creare! Le vedrò con grande piacere.

Un caro saluto a tutti da Padre Bruno.

Potete inviare le foto dei vostri lavori a segreteria@didatticaincertosa.it oppure condividerli sulla pagina FB di SURUS, la nostra Associazione. Li mostreremo se vi farà piacere!

Questo approfondimento è stato scritto per voi da Linda Paolini, del progetto Didattica in Certosa.

Mettiamo qui a disposizione un estratto di uno dei nostri quaderni didattici: si tratta del quaderno Geometrie certosine, che approfondisce l’argomento dei pavimenti della Certosa, con introduzioni storico-artistiche redatte dal progetto Didattica in Certosa e letture matematiche a cura del Laboratorio Franco Conti della provincia.

SCARICA L’ESTRATTO DEL QUADERNO DIDATTICO SULLA CAPPELLA DI SAN BRUNO.

Buona lettura!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.