LA CERTOSA DI CALCI

Particolare della facciata - © Stefano Puzzuoli

Un gioiello di arte barocca a pochi chilometri da Pisa

La Certosa di Calci, conosciuta anche come Certosa di Pisa, è un complesso monumentale che sorge a 10 km dalla città, in una valle detta originariamente buia e rinominata Val Graziosapiena di grazia – proprio in seguito alla fondazione del complesso monastico nel 1366. Ampliata tra XVII e XVIII secolo, si presenta oggi come uno splendido monumento barocco.

Un complesso monumentale e due musei

La sua storia inizia nel 1366, quando una famiglia religiosa di certosini fondò la Certosa di Calci, un vasto complesso monumentale che attualmente ospita due distinti musei: il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci e il Museo di Storia Naturale.
Le due istituzioni museali sono nate in tempi diversi, appartengono a enti pubblici distinti, sono collocate in parti differenti del complesso e hanno due diversi profili tematici e didattici. Tuttavia le loro vicende e collezioni, apparentemente così diverse, si intrecciano indissolubilmente all’affascinante storia del grande edificio che le custodisce.
Nel 1972 la Certosa, abbandonata dai pochi monaci rimasti, divenne Museo Nazionale, mentre nel 1979 la parte occidentale del complesso fu concessa in uso perpetuo e gratuito all’Università di Pisa, che vi fondò il Museo di Storia Naturale e del Territorio, da allora ampliato, arricchito e rinnovato.

I monaci certosini

Ad abitare la Certosa erano i monaci padri, dediti alla preghiera, che vivevano affiancati dai fratelli conversi, monaci laici che si occupavano del lavoro necessario a mandare avanti la comunità.
La struttura architettonica del complesso, racchiuso entro un alto muro che lo isolava dal resto del mondo, riflette la divisione dei compiti e delle funzioni tra monaci e conversi e il percorso di visita occupa tutta la parte del monastero riservata ai padri, toccando gli ambienti più significativi e ricchi di opere d’arte.

Visitare la Certosa oggi

La visita del Museo nazionale è così un suggestivo viaggio nel mondo dei certosini, alla scoperta della vita solitaria che vi conducevano, fatta di rigore, meditazione e contemplazione, in ambienti che ancora oggi stupiscono per sfarzo, magnificenza e splendore dei decori.
A cominciare dalla verde corte d’onore, proseguendo con la chiesa rivestita di appariscenti affreschi, le numerose cappelle per la celebrazione della messa individuale da parte dei padri, il monumentale chiostro grande, l’austera cella, il chiostro e la cappella del capitolo per le riunioni dei padri, il grande refettorio per i pranzi domenicali, la ricca foresteria per le visite del granduca e l’annesso chiostro su due livelli; infine, nel corpo di fabbrica staccato, l’antica spezieria per la produzione e vendita di medicinali.
Oggi è possibile intraprendere questo affascinante viaggio scegliendo una delle nostre attività per le scuole o le famiglie, consultabili sulla pagina della nostra offerta didattica.

Dal cimitero - © Stefano Puzzuoli